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Futuri passati. Viaggio fra parole, immagini, visioni del futuro, fra ‘900 e 2000

Nel corso del Novecento, intellettuali, scrittori, artisti, registi si sono interrogati su quello che sarebbe accaduto nel lontano 2000.
Così hanno cominciato ad immaginare futuri mondi possibili, città fantastiche e ipertecnologiche, una quotidianità dominata da macchine volanti e robot tuttofare.
Da un lato, queste visioni di futuro sono state il frutto di suggestioni fantastiche e fantascienza; dall’altro, hanno preso vita dall’osservazione della realtà circostante, dal progresso crescente e dalle tecnologie in evoluzione.
Difatti, non è un caso che nel corso del Novecento, contraddistinto da un impatto scientifico e tecnologico senza pari, comincia a prendere forma la “Futurologia”, una disciplina che a differenza della fantascienza non inventa mondi fantastici, ma trae le sue radici nei discorsi scientifici e muove le proprie considerazioni a partire da un’approfondita conoscenza della tecnologia contemporanea.
Con l’avvento del 2000 e della rivoluzione digitale torna la necessità di immaginare il futuro, cercando di “prevedere” cosa ci aspetta nel prossimo domani.

La mostra “Futuri Passati”, visitabile fino a domenica 7 Aprile 2019 negli spazi di Polo del ‘900 (Torino), offre una panoramica della Futurologia declinata tra cinema, letteratura, arte e fotografia. Trailer cinematografici, classici della letteratura alla prima edizione, robot d’antan, trasmissioni televisive con contributi sul futuro di figure come Italo Calvino e Umberto Eco, cartoline antiche dal gusto cyberpunk costruiscono un percorso espositivo dal duplice sguardo.
Da una parte il ‘900 che guarda il 2000, secolo della rivoluzione industriale matura, il secolo dell’atomica e del nucleare, dei primi calcolatori e dello sviluppo delle società evolute. E dall’altra il 2000 con il digitale che sente la necessità di sostenere il cambio di paradigma della nuova rivoluzione tecnologica. Intorno alle parole: utopia, distopia, città, scienza e tecnologia si costruisce una mostra che racconta la società occidentale contemporanea e il suo modo di specchiarsi, di proiettarsi e di narrarsi.

La mostra Futuri passati è realizzata con la curatela scientifica del docente Simone Arcagni, con Polo del ‘900, nella cornice di Biennale Democrazia, in collaborazione con il Museo Diffuso della Resistenza, della Deportazione della Guerra dei Diritti e della Libertà, il MUFANT – MuseoLab del Fantastico e della Fantascienza di Torino; con la partecipazione dell’Archivio Nazionale Cinematografico della Resistenza e il sostegno della Compagnia di San Paolo. Con il patrocinio di RAI e materiali provenienti da Rai Teche.

Futuri passati. Viaggio fra parole, immagini, visioni del futuro, fra ‘900 e 2000