Un gruppo di amici in viaggio in bicicletta, tandem e handbike, lungo l’Emilia Romagna per raccontare la bellezza dell’offrire a chiunque, a prescindere dalle proprie capacità, la possibilità di essere felice attraverso lo sport, la natura e la compagnia. È “Tanta strada”, il nuovo docufilm di Lorenzo K. Stanzani, presentato da Rai Documentari e Rai per il sociale, in onda venerdì 8 ottobre su Rai Due.
“C’è il posto per i disabili, la cosa per i disabili, tutto è classificato per loro, ma in realtà si può trovare un modo, e questa esperienza ne è l’esempio, di come si può vivere senza ghettizzarli” afferma Elena, una delle protagoniste del docufilm: “Sono persone, è questo che dovrebbe fare la differenza, o meglio che non dovrebbe fare la differenza. Che uno abbia un pezzo di gamba in più o in meno, che possa camminare o che non possa farlo, comunque resta una persona. “
Girato in due settimane con una troupe di venti persone, “Tanta Strada” mostra situazioni inconsuete rispetto a quelle in cui si è abituati a vedere le persone con disabilità: si pedala nel fango, si nuota in una piscina all’aperto, ci si immerge in un caveau di culatelli, si affrontano strade bianche immersi in boschi secolari. Sono persone comuni che fanno cose comuni, per raccontare, con profonda leggerezza, l’importanza di essere sé stessi avendo la capacità di affrontare e trovare una soluzione ai propri limiti, attraverso chi quei limiti li ha evidenti, “certificati”, come dice Davide, uno dei protagonisti non vedente dall’età di 13 anni: “Ci sono le disabilità certificate, poi ci sono quelle non certificate con le quali spesso le persone non fanno i conti, perché possono far finta che non esistano, o semplicemente perché non se ne rendono neppure conto”.
“Tanta Strada” lancia un messaggio chiaro: serve un maggior impegno di tutti perché le persone con disabilità possano vivere esperienze importanti come fare un viaggio in mezzo alla natura. Può essere una bicicletta pensata apposta per risolvere un problema fisico, un percorso studiato in termini di sicurezza e difficoltà, ma anche semplicemente l’amica che ti accompagna, a volte trasportando i mezzi, altre volte pedalando insieme in tandem, senza farsi mai mancare il gusto di una risata accompagnata da un buon bicchiere di vino.
Una sfida che Regione Emilia-Romagna ha saputo cogliere sostenendo l’idea di Matteo Brusa della Fondazione per lo Sport Silvia Parente, che ha realizzato percorsi ciclabili fuoristrada fruibili anche da persone con disabilità e capillarmente diffusi su tutto il territorio, proponendo un modello concreto e unico in Europa, per un cambiamento nei processi di inclusione sociale, nell’accessibilità alla pratica sportiva e nella possibilità di vivere una vacanza riducendo i limiti che la disabilità pone.
“Solitamente non frequentiamo persone diverse da noi, è un atteggiamento che credo applichiamo perché ci aiuta a rafforzare l’immagine che vogliamo avere di noi stessi. ” dichiara il regista Stanzani “Ma ciò comporta il rischio che non ci accorgiamo né di tutta la ricchezza che abbiamo dentro, né di vivere tutta la diversità che ci circonda, perché non è vero che siamo tutti uguali, la realtà è che siamo tutti diversi, ma socialmente facciamo a gara per essere uguali, e chi non può nascondere la propria diversità, è svantaggiato”.
“Tanta strada”, diretto da Lorenzo K. Stanzani, è una produzione Orso Rosso Film in collaborazione con Rai Documentari, Rai per il sociale, Morgana Studio, Strade Blu Factory, Il Crinale. è stato realizzato con il sostegno di Regione Emilia Romagna, Emilia Romagna Film Commission, APT Servizi Emilia Romagna, Destination Is Bologna, Delegazione Imolese di Confindustria.