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L’uomo nero. Le verità di un arbitro scomodo

Il racconto dall’interno dell’arbitro che ha osato mettere in discussione un sistema rivelandone ombre, condizionamenti e opacità.
La testimonianza di Claudio Gavillucci, dismesso dalla serie A nell’estate del 2018 e finito ad arbitrare nei campetti di provincia dopo essere stato tra i primi a sospendere una partita per cori razzisti, rivela una realtà finora sconosciuta e risponde alle tante domande che ogni tifoso o appassionato di calcio si pone.
Questo libro è un viaggio nel mondo degli arbitri reso possibile anche grazie alla pubblicazione di documenti inediti e rivelatori.

Esiste una sudditanza psicologica rispetto ai club più blasonati?
Quanto incidono i media sulle valutazioni dei direttori di gara?
Quanto guadagnano gli arbitri?
Che contratti e che tutele hanno?
Sono davvero indipendenti?
Che cosa ha prodotto l’introduzione del Var?

A partire dalla sua storia, qui ripercorsa dagli inizi alle luci di San Siro, Gavillucci risponde a questi e altri interrogativi conducendo il lettore nelle segrete stanze di una realtà che fa dell’assoluta riservatezza la sua bandiera.
Come un fortino inespugnabile, impermeabile a ogni polemica, errore, scandalo.
Forse è finalmente arrivato il momento della trasparenza.

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“L’uomo nero. Le verità di un arbitro scomodo”

di Claudio Gavillucci (Autore), Manuela D’Alessandro (Autore), Antonietta Ferrante (Autore)
Copertina flessibile: 192 pagine
Editore: Chiarelettere (21 maggio 2020)
Collana: Reverse
Lingua: Italiano

Claudio Gavillucci ha diretto partite di serie A dall’aprile del 2013 fino al giugno del 2018. È noto per aver interrotto, nel maggio del 2018, la partita Sampdoria-Napoli a causa di insulti razzisti e di discriminazione territoriale contro i giocatori partenopei e il difensore Kalidou Koulibaly. Il 1° luglio 2018 gli viene comunicata la dismissione dalla massima serie. Inizia da qui una via crucis che sfocerà in un ricorso alla giustizia sportiva e in una causa al Tar tuttora pendente. Il suo impegno e la sua passione, ancora fortissimi, lo hanno portato nei campi di periferia tra i ragazzi del settore giovanile. Oggi si divide tra l’Italia e l’Inghilterra, dove lavora e nel weekend continua ad arbitrare nelle categorie semiprofessionistiche.

Manuela D’Alessandro segue da più di un decennio la cronaca giudiziaria per l’agenzia di stampa Agi. Coautrice della graphic novel Ruby. Sesso e potere ad Arcore (con Gianni Barbacetto, disegni di Luca Ferrara), ha fondato e cura il blog Giustiziami.

Antonietta Ferrante, napoletana d’origine, milanese d’adozione, si occupa di cronaca giudiziaria per l’agenzia di stampa Adnkronos. Appassionata di cronaca nera, ha seguito come cronista la strage di Erba, il delitto di Garlasco e l’omicidio di Yara Gambirasio.

L'uomo nero. Le verità di un arbitro scomodo